lunedì 10 febbraio 2020

calcio e non solo

Il Napoli, nella gara di ieri contro il Lecce, crede di aver subito, un grave torto da parte dell'arbitro Giua, che non è andato a rivedere un'azione dubbia in area di rigore, dove Milik è stato atterrato chiaramente. Il polacco, è stato poi ammonito per simulazione. L'arbitro non è andato a rivedere al Var il tutto, fidandosi esclusivamente su quanto aveva visto lui in prima persona, senza l'ausilio della tecnologia. Cristiano Giuntoli, ds del Napoli, è intervenuto un pò arrabbiato ai microfoni di Sky per protestare in modo deciso contro la direzione di gara dell’arbitro Giua. Ecco quanto evidenziato: “In campo il tocco su Milik si è visto nettamente, l’arbitro ha evidenziato il fatto che abbia accentuato il contatto. Ciò che chiediamo, visto che c’è il Var, è di andare a rivedere. Non possiamo accettare che non sia andato a rivedere l’azione. Cosa ci ha detto? L’arbitro è convinto che Milik si sia buttato. Il fatto che il collega al Var abbia evidenziato che ci fosse un tocco, e credo lo abbia fatto visto che il gioco è stato fermo per qualche minuto, doveva però portarlo ad andare a rivedere l’azione. Inaccettabile non lo abbia fatto, abbiamo subito tanti episodi del genere quest’anno, come con l’Atalanta”.



Maurizio Biscardi, giornaliasta, e figlio del compianto Aldo Biscardi ha rilasciato alcune dichiarazioni a RadioSportiva commentando cosi  il clamoroso 2-1 con cui l'Hellas Verona ha battuto la Juventus.

SULL'ATTEGGIAMENTO DEL VERONA: "Non poteva accontentarsi, perdendo di vigore fisico si sarebbe fatto sopraffare dalla Juventus. Ha giocato mercoledì, doveva essere la squadra più stanca nella ripresa ma nel finale di gara è quella che ha cercato di più la vittoria".

SUL RIGORE: "La mano di Bonucci è larga. Il secondo tempo la Juventus lo ha giocato meglio del primo, è tutto dire. Il Verona ha meritato la vittoria, i bianconeri hanno giocato solo a sprazzi".

SUI MIGLIORI NEL VERONA: "Mi è piaciuto molto Kumbulla, ha giocato con grande ordine. Metto anche Amrabat, impreciso solo in alcuni tocchi".

SUI MIGLIORI NELLA JUVENTUS: "Tranne Ronaldo, che ha fatto il suo solito guizzo, non c'è nessuno che abbia fatto qualcosa più del normale. Ho visto pochissimo dal punto di vista del gioco corale".

SUL VERONA DA EUROPA: "Può lottare per entrarci anche se non vince la partita di stasera. E' una delle poche squadre italiane che vediamo veramente giocare bene, sia da un punto di vista stilistico che nella sostanza".

SULLO STATO DI FORMA DEL VERONA: "Il Verona ha una spettacolare forma fisica, nel primo tempo arrivava sempre per primo sul pallone. Nella ripresa ha continuato a reggere con un ritmo impressionante".



Stefano Pioli, allenatore del Milan, è molto seccato, per la sconfitta patita dal suo Milan, nel derby, anche perchè nel primo tempo, la compagine rossonera, stava vincendo per 2-0. E subire 4 reti nella ripresa, non è il massimo della vita. Calcisticamente parlando. Ecco quanto evidenziato: "Sono arrabbiato coi miei giocatori, abbiamo fatto una delle migliori prestazioni ma sono state troppe le nostre disattenzioni sui primi due gol, serviva più attenzione. Abbiamo giocato bene, anche il doppio vantaggio nel primo tempo è stato forse poco. Poi ci sono stati due episodi in cui dovevamo fare meglio e stare più attenti, perché poi le partite cambiano anche sotto il punto di vista mentale. Serviva più attenzione, abbiamo messo sotto un avversario che aveva 19 punti in più ma non si è visto, è stato un peccato perché così si penalizza una prestazione importante".



"Difficile spiegare questo derby."Questo il sunto del discorso che Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato in confernza stampa. E' molto deluso ed amareggiato lo svedese, per la sconfitta un pò bizzarra, patita dal Milan. Che alla fine della prima frazione di gioco vinceva per 2-0, con una rete siglata proprio dal bomber svedese.
   "Il primo tempo è stato quasi perfetto, il secondo tutto il contrario. Ci siamo detti di stare attenti ai primi quindici minuti della ripresa, abbiamo preso invece due gol e poi è andato tutto contro. Abbiamo preso il primo gol e da lì abbiamo perso fiducia - spiega l'attaccante - e abbiamo giocato senza crederci. Non abbiamo fatto più pressing. Dopo il 2-2 è caduto tutto. Ovviamente quando perdi è difficile, poi soprattutto in un derby così. Serve esperienza in queste partite, quando vinci 2-0 devi saperla gestire. Inter? Nel secondo tempo hanno dimostrato perché sono al secondo posto''.


Dopo sei stagioni e una cavalcata dalla Serie C fino alla A, riconquistata dopo 49 anni, Leonardo Semplici non è più l'allenatore della Spal. La società ferrarese ha ufficializzato la notizia - già nell'aria da ieri, dopo la sconfitta col Sassuolo. In giornata dovrebbe essere annunciato anche l'ingaggio di Gigi Di Biagio, ex selezionatore dell'Under 21 azzurra, che è già a Ferrara e oggi dirigerà il primo allenamento-ansa-

(ANSA)  "C'e' un nuovo re in città": Romelu Lukaku festeggia cosi', con un tweet nella notte, la vittoria in rimonta nel derby della sua Inter, sulla quale ha messo la firma con il gol del 4-2 nei minuti finali. L'attaccante belga posta sul suo profilo social la foto dell'esultanza, la maglia tolta e fatta indossare alla bandierina, alzata come uno scettro (ANSA)..


Antonio Conte gongola dopo l'incredibile 4-2 in rimonta nel derby: "È stata una notte speciale - ha detto il tecnico nerazzurro - Nel primo tempo siamo andati in difficoltà come mai prima d'ora in stagione. C'era il rischio di prendere davvero un'imbarcata. Invece siamo stati bravi a ritrovare equilibrio e fiducia. Il merito va tutto a questi ragazzi, resistere ai colpi nei momenti di difficoltà significa prepararsi a qualcosa di importante. Scudetto? È prestissimo per parlarne, ma ora possiamo sognare".
Conte sa che il prossimo mese sarà decisivo nella corsa al titolo: "Questo periodo di 10 partite che ci aspetta sarà bello intenso, dopodiché potremo dire di più su quelle che sono le nostre chance e valutare se sono cambiate rispetto all'inizio del campionato. Comunque stiamo facendo cose egregie. I ragazzi hanno dimostrato grande forza e grandi attributi. Cosa ho detto all'intervallo? Non c'è stato bisogno di parlare tanto, io avevo delle responsabilità per quello che avevamo fatto, così come i ragazzi. Tutti uniti siamo usciti da una situazione difficile. Fare un secondo tempo del genere e segnare 4 gol al Milan non è da tutti".

Sull'approccio alla partita l'allenatore leccese ha ammesso qualche sbaglio: "Oggi abbiamo capito che dobbiamo usare la testa e non solo le gambe. Per esempio non serve attaccare sempre altissimo fin dai primi minuti. È una questione di testa, cuore e gambe, lo dico sempre ai ragazzi. Le gambe le metto sempre per ultime, ma comunque la condizione fisica in questo momento è molto buona".

Infine una battuta su Eriksen e il suo percorso di inserimento: "Penso che Young e Moses, per il loro ruolo, non hanno bisogno di tanto tempo per adattarsi. Gli esterni hanno meccanismi più automatici per le due fasi. Per i centrocampisti invece è più complicato, perché a loro chiedo dei lavori di posizionamento e di apertura che non sono facili da assimilare. Ho pensato di farlo partire dal 1' dietro a Lukaku, ma poi ho preferito Alexis perché ci servivano i due davanti. Comunque più passa il tempo più diventerà utile per noi".-mediaset-


ROMA – “Speriamo che l’Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza. Rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell’Oms. E astenersi dall’adottare misure eccessive”. Così, nel briefing online con i media, il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Geng Shuang Rispondeva ad una domanda su possibili incomprensioni tra Italia e Cina sulla chiusura dei voli diretti decisa da Roma.

Coronavirus. Italia unica in Europa a bloccare i voli per la Cina
In pratica, traducendo la prudenza del linguaggio della diplomazia, un vero e proprio rimprovero alla condotta del governo italiano. Che, dal 31 gennaio, ha interrotto tutti i collegamenti aerei con la Cina. Provvedimento che solo l’Italia ha adottato in Europa. E ribadito solo tre giorni fa dal ministro della Salute Roberto Speranza (“prima la salute, poi l’economia”).Raccogliendo tutta l’irritazione del governo cinese che ricorda come la misura sia in contrasto con le raccomandazioni dell’Oms. Un blocco aereo ingiustificato, se non da una risposta emotiva e irrazionale alla paura dell’epidemia. Una risposta che, vista dalla Cina, sembra minare la fiducia negli sforzi compiuti da Pechino per circoscrivere il contagio. E del resto, anche se la stessa Oms invita a non lanciarsi in facili entusiasmi, il numero di infezioni rilevate quotidianamente nel Paese si sta stabilizzando.

“La Cina fa di più di quanto chiede l’Oms”
“Dopo lo scoppio dell’epidemia, la Cina ha adottato le misure di prevenzione e controllo più complete e rigorose. Molte delle quali superano di gran lunga le raccomandazioni dell’Oms e ciò che il Regolamento sanitario internazionale ha richiesto”, ha aggiunto Geng. L’Organizzazione mondiale della sanità “ha ripetutamente affermato che non raccomanda di imporre restrizioni sui viaggi e sul commercio alla Cina”.

Inoltre, ha aggiunto Geng, “abbiamo anche visto che in questi giorni molti personaggi politici e amici di ogni estrazione sociale in Italia hanno espresso il loro sostegno agli sforzi della Cina contro l’epidemia. Che continuerà a rafforzare la sua cooperazione con l’Oms e altri Paesi, tra cui l’Italia, in modo aperto e trasparente per affrontare congiuntamente l’epidemia. E salvaguardare la sicurezza sanitaria regionale e globale”. (fonte Ansa)


ROMA – La serata finale del Festival di Sanremo, che ha incoronato vincitore Diodato, è stata seguita in media ieri su Rai1 da 11 milioni 476mila spettatori. Con il 60.6% di share. L’anno scorso l’ultima serata del festival aveva raccolto in media 10 milioni 622mila telespettatori pari al 56.5%.

La raccolta pubblicitaria dell’intera kermesse televisiva ha portato 37 milioni (6 in più dell’anno scorso, +10 rispetto al 2018). Considerando costi grosso modo in linea con l’anno scorso, e cioè 17 milioni di euro, Sanremo ha consentito alla Rai un ricavo secco di 20 milioni.La prima parte della serata finale (dalle 21.32 alle 23.52) ha fatto segnare 13 milioni 638mila telespettatori con il 56.8%. La seconda (23.57-1.59) 8 milioni 969mila con il 68.8%. Nel 2019 la prima parte dell’ultima serata di Sanremo aveva raccolto 12 milioni 129mila spettatori con il 53.1%. La seconda 8 milioni 394mila con il 65.2%. Con il 60.6% la finale di Sanremo centra il miglior risultato in termini di share dal 2002, quando l’ultima serata del Festival, condotto da Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere, raccolse il 62.66%.

Ricavi pubblicitari da record per Sanremo 2020: “Abbiamo raggiunto 37 milioni 7mila euro”, annuncia il presidente di Rai Pubblicità, Antonio Marano, in conferenza stampa a Sanremo. Ricordando che nel 2017 e 2018 i ricavi toccarono i 27,7 milioni e l’anno scorso 31 milioni 347mila euro.

Sanremo 2020 ha raccolto complessivamente una media del 54.94%. “Che è il record del millennio: dobbiamo tornare al 1999 per avere un dato superiore”. Lo annuncia in conferenza stampa il direttore di Rai1 Stefano Coletta. “Nella seconda parte – aggiunge – il festival ha avuto nella serata finale più di 7 milioni all’ascolto”. Record assoluto sul pubblico dei giovanissimi, “con oltre il 61% sul target 15-24 anni, non accadeva dal 1998”. E ottimi riscontri sui laureati, “che hanno apprezzato – dice Coletta – questo grande family show, che ha saputo raccontare con grande autenticità le grandi e piccole cose, anche la nostra quotidianità. Come hanno dimostrato i dialoghi tra Amadeus e Fiorello”. (fonte Ansa)

MILANO  –  Traffico in tilt e mezzi pubblici bloccati in centro a Milano la mattina di lunedì 10 febbraio per uno scontro tra un tram e un’auto in via Torino, a pochi metri da piazza Duomo. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 8 all’altezza di piazza San Giorgio.

Nello scontro tra un’auto e il tram sono rimasti leggermente feriti un bambino e sua madre, di 10 e 43 anni, che erano in macchina. Nessun ferito, invece, a bordo del tram. Il traffico nella centralissima strada per auto e tram è rimasto bloccato. Atm, l’azienda del trasporto pubblico milanese, ha comunicato deviazioni per le linee tranviarie 2, 3 e 14. Quest’ultimo in particolare, ha accumulato ritardi che hanno suscitato proteste tra i viaggiatori.Il tram 2 devia tra Orefici e Colombo, il tram 3 verso piazza Duomo devia da San Gottardo a Duomo e in direzione Gratosoglio devia da Duomo a 24 Maggio e infine il tram 14 devia tra Orefici e Coni Zugna. (Fonte: Ansa)
ANSA- La Lazio vince 1-0 al 'Tardini' contro il Parma nel match di oggi della 23/a giornata di serie A. A decidere la sfida è una rete nel primo tempo di Caicedo. Con questo successo la squadra di Simone Inzaghi sale a 53 punti in classifica e quindi a -1 dalla Juventus capolista. Il Parma, che reclama per l'arbitraggio, rimane a quota 32. (ANSA).

L'Inter vince 4-2 il derby contro il Milan e si prende il primato in Serie A con una incredibile rimonta. Primo tempo dominato dai rossoneri che, dopo un palo di Calhanoglu, vanno all'intervallo avanti di due gol con Rebic e Ibrahimovic. Nella ripresa l'Inter firma l'impresa: Brozovic e Vecino pareggiano i conti nel giro di due minuti (51' e 53'), poi De Vrij incorna la rete del sorpasso al 70'. Nel finale anche Lukaku mette la firma di testa.Esistesse un modo migliore per tornare in vetta al campionato, non ditelo ai tifosi dell'Inter. La squadra di Conte, irriconoscibile per un tempo e straripante nell'altro, si è presa in un colpo solo derby e primato in classifica (condiviso con la Juve) nella maniera più emozionante possibile, cadendo nel baratro delle stalle al firmamento delle stelle. Il 4-2 finale fotografa l'andamento di una partita dai due volti, comandata e chiusa sullo 0-2 dal Milan nel primo tempo, sulle ali di Ibrahimovic, e dominata dall'Inter nella ripresa con quattro gol a dare un chiaro segnale a Juventus e Lazio. La vendetta perfetta di quel marzo 2004 quando fu il Milan a rimontare nella ripresa uno 0-2 all'intervallo.

Eppure a San Siro si è visto davvero di tutto, uno spettacolo incredibile prima sugli spalti e poi in campo. Nella serata del ritorno di Ibrahimovic in un palcoscenico ben noto allo svedese, sotto quella Nord che prima lo ha amato e poi odiato, lo svedese non ha tradito le attese e per tutto il primo tempo è stato il Milan a fare la partita, con convinzione, tecnica e personalità. Un po' a sorpresa, quasi sorprendente quanto l'arrendevolezza e le poche idee dell'Inter di Conte chiamata ad approfittare dello scivolone della Juventus e a rispondere al successo della Lazio. Nel primo tempo però sono stati i rossoneri a dominare la scena, macinando occasioni (potenziali, spesso ribattute) e sfiorando il gol già al 9' con un palo di Calhanoglu. Le uniche chances per l'Inter sono arrivate con Vecino e Godin, ma prima dell'intervallo Ibrahimovic ha sigillato la sua supremazia regalando a Rebic il gol da due passi per lo 0-1, saltando in testa a Godin, e firmando in prima persona il raddoppio, approfittando degli interventi imprecisi di Padelli.

Nella ripresa, proprio come nel 2004 a colori invertiti, è cambiato tutto. Nonostante un approccio positivo del Milan nei primi minuti, già al 51' è arrivato l'episodio che ha fatto saltare il banco, smascherando i ragazzi di Pioli e ridando a quelli di Conte un coraggio incredibile: un gran gol di destro al volo di Brozovic per l'1-2. Da lì in poi il Milan è scomparso dal campo, smarrito e raggiunto già due minuti più tardi dal rimorchio vincente di Vecino dopo uno scatto al limite del fuorigioco in profondità di Sanchez. Per la rete del sorpasso si è atteso poi fino al 70' quando prima Lukaku si è fatto deviare da Kjaer il destro a botta sicura, poi dal corner è arrivata l'incornata vincente di De Vrij.

Nel finale spazio per un incredibile incrocio dei pali su punizione di Eriksen da distanza siderale e al palo di Ibrahimovic al 90', di testa sovrastando Skriniar nell'unico spunto dello svedese nella ripresa. In pieno recupero poi Lukaku ha autografato la sfida per il 4-2 finale. Per l'Inter quarto derby consecutivo vinto, come non accadeva dal 1983.

LE PAGELLE

Ibrahimovic 7 - Mette una grande firma da uomo più atteso e sotto i suoi ex tifosi. Il suo lo fa, assist volando in cielo e gol. Si spegne come tutta la squadra nella ripresa, ma probabilmente è il meno responsabile del crollo rossonero.

Vecino 7,5 - Mantiene fede al suo ruolo da uomo derby mettendo lo zampino per la terza volta nei suoi ultimi quattro incroci contro il Milan. Pareggia la partita con un rimorchio, ma anche nel primo tempo era stato l'unico a dare segni di vita.

De Vrij 7 - A proposito di uomo-derby, l'olandese torna a segnare in Serie A proprio contro il Milan, come l'ultimo gol nella scorsa stagione. Nel primo tempo fatica a tenere, poi però mette un autografo gigante sulla rimonta.

Padelli 4,5 - Nei due gol subiti ci mette del suo: sbaglia l'intervento con Rebic; non è irresistibile su Ibrahimovic. Senza la rimonta dei compagni avrebbe passato una brutta settimana.

Rebic 6,5 - Primo tempo straripante, poi sparisce nella ripresa. La media è comunque più che sufficiente visto che per un tempo ha messo in grande difficoltà l'Inter.

Kessie 5 - Nel primo tempo con il Milan in controllo fa bene i movimenti, ma sbaglia tecnicamente. Nella ripresa è spazzato via in mezzo al campo.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 4-2
Inter (3-5-2): Padelli 4,5; Godin 5,5, De Vrij 7, Skriniar 5,5; Candreva 6 (34' st Moses 6), Vecino 7,5, Brozovic 6,5, Barella 6, Young 5,5 (50' st Biraghi sv); Sanchez 6 (26' st Eriksen 6), Lukaku 6,5. A disp.: Handanovic, Stankovic, Ranocchia, D'Ambrosio, Asamoah, Sensi, Borja Valero, Agoumé, Esposito. All.: Conte 6.
Milan (4-4-1-1): G. Donnarumma 5,5; Conti 5, Kjaer 5,5, Romagnoli 5,5, Hernandez 6; Castillejo 6 (34' st Leao sv), Kessie 5 (36' st Paquetà 5,5), Bennacer 5,5, Rebic 6,5 (38' st Bonaventura sv); Calhanoglu 5,5; Ibrahimovic 7. A disp.: A. Donnarumma, Begovic, Gabbia, Calabria, Musacchio, Laxalt, Saelemaekers, Biglia, Brescianini. All.: Pioli 5,5.
Arbitro: Maresca
Marcatori: 40' Rebic (M), 46' Ibrahimovic (M), 6' st Brozovic (I), 8' st Vecino (I), 25' st De Vrij (I), 48' st Lukaku (I)
Ammoniti: Vecino, Barella, Skriniar, Lukaku (I); Kessie, Conti (M)
Espulsi: nessuno mediaset

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